Narra della storia vera del giudice Giovanni Falcone, i suoi ultimi anni di lavoro (si parla degli anni 1981-1992), della lotta contro la mafia, che lo porterà a perdere la vita nella strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Nel film si assiste a tutti gli elementi più importanti della sua attività, dall'uccisione dei boss Bontade e Inzerillo alla seconda guerra di mafia, dall'assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fino alla collaborazione con Rocco Chinnici. Si intravede anche la Cupola mafiosa, la morte di Ninni Cassarà (ispettore della polizia giudiziaria di Palermo, collaboratore di Falcone), gli interrogatori dei pentiti, tra cui quello condotto verso Tommaso Buscetta, che rivelò diversi segreti di Cosa Nostra ma non tutti, e lo smantellamento del gruppo e l’incarico al Ministero di Grazia e Giustizia come direttore generale per gli affari penali ed infine la strage di Capaci e quella di via d'Amelio, in cui perde la vita il collega Paolo Borsellino.