Nella Cecoslovacchia degli anni Trenta del Novecento, Kopfrkingl svolge con coscienza la propria professione di crematore di cadaveri, anche basandosi su convinzioni filosofiche che gli derivano dalla lettura del "Libro tibetano dei morti". All'ascesa del nazismo, il solerte funzionario, che ha riscoperto le proprie radici germaniche grazie all'amico Reinke, si lascerà prendere la mano dal fanatismo.