Quasi un duello mortale la partita che giocano due avversari russi per contendersi il titolo di campione mondiale di scacchi, a Ginevra nel 1983. Liebskind, ebreo di cinquantadue anni, è il campione in carica, e un concentrato di self - control; Fromm, trentacinquenne dissidente che vive in Occidente, lo sfida con arroganza. Due contrapposte ideologie si scontrano. Liebskind, malato gravemente di cuore (il medico l'aveva dissuaso da questo stress), ha un infarto proprio all'ultimo incontro. Fromm vince automaticamente, ma rende onore all'avversario morente in una partita immaginaria, come se gli scacchi fossero i valori umani.